In questi giorni Citel SpA compie 20 anni, tutti passati a farsi progressivamente strada nel mercato nazionale con l’arma dell’apertura architetturale nella sicurezza fisica integrata e telegestita, ben oltre la tradizione dei teleallarmi poco più che mono-direzionali e in aperto conflitto con i sostenitori delle architetture chiuse mono-fornitore dei grandi gruppi che dominavano la scena.
In Italia, Citel sembrava sola nell’avanzare su questo terreno, dando oltretutto l’impressione che l’Italia fosse un’isola di eresia in un contesto internazionale che premiava invece le grandi dimensioni del produttore e gli eco-sistemi chiusi in un catalogo.
E invece è arrivato l’annuncio del PSIM dagli USA e ha capovolto la prospettiva: quello che Citel portava avanti non era altro che un’anticipazione di quello che stava maturando altrove e che richiedeva solo che una voce internazionale autorevole e indipendente come IMS Research battezzasse e annunciasse alla comunità internazionale: il PSIM, ovvero il Physical Security Information Management (nell’immagine un posto di lavoro Centrax-PSIM di gestione integrata multifunzione e multimediale).
La Citel di 20 anni orsono era costituita da un team di specialisti provenienti dall’informatica e dall’automazione di processo, con l’idea fissa che anche la sicurezza fisica volesse dire processi da gestire con tecniche informatiche, e soprattutto in architettura di sistema aperta. Teorie forse troppo in anticipo sui tempi per poter decollare immediatamente, ma capaci di intercettare nei primi anni utenti di peso, visionari, con l’informatica nel sangue, e che adottando il sistema di supervisione open platform di Citel hanno fatto scuola e referenza nel settore bancario e postale.
La pronta accettazione del paradigma PSIM da parte dei principali mercati internazionali è rassicurante per i tanti grandi utenti italiani che hanno precocemente creduto al messaggio innovativo di Citel con investimenti importanti come possono essere quelli di Poste, ENI, ENEL, SNAM, e grandi nomi del mondo bancario, che hanno fatto di Centrax-PSIM il leader indiscusso nella fascia alta dei sistemi open-platform.
Nei loro confronti Citel ha ora la responsabilità di garantire nel tempo la continuità degli indirizzi evolutivi a tutela delle infrastrutture già realizzate, e lo sta facendo con il rilascio continuo di nuove applicazioni multifunzionali integrate, in particolare nei campi applicativi seguenti:
– la telegestione multimediale interattiva tra Control Room e i siti remoti anche per funzioni di tele-accoglienza e controllo accessi
– servizi di telefonia di interazione automatica over-IP con funzioni software di centralino Asterisk incorporate per abbattere drasticamente l’impegno degli operatori di Control Room
– l’interazione centro-periferia spinta fino agli apparati indossabili come gli smart-watch anche ai fini della safety dei lavoratori
– l’integrazione in Centrax di CVM, un potente Video Management System completamente integrato, con funzioni che si aggiungono a quelle di client di videoispezione, video-ronda e guardia remota e interattiva, funzioni Client da tempo cavallo di battaglia di Citel nella correlazione tra eventi e video-sorveglianza nelle sue varie forme.
PSIM come paradigma di dominio pubblico, è capace, secondo Citel ,di far cadere le riserve degli ambienti più conservativi, Citel può finalmente accelerare l’espansione delle sue soluzioni anche alle fasce di utenza di media dimensione. Anche in questo senso sono già operative iniziative in collaborazione con le principali società italiane di security, con formule di prodotto/servizio oppure SAAS (Software As A Service) o Cloud come nel caso di partnership strategica con British Telecom.